D’Alema candidato agli Esteri europei
Massimo D’Alema è stato indicato oggi dai leader progressisti tra i candidati per la carica a ministro degli Esteri europeo.
“Sono grato ed onorato” ha detto a Palazzo Chigi, che dichiara di sostenerlo senza pregiudizi di maggioranza o opposizione.
“Ho appreso – ha detto il presidente della fondazione ItalianiEuropei a Milano, a margine di un convegno Ispe sul primo anno di amministrazione Obama – che i leader progressisti hanno raggiunto un accordo sul fatto che il responsabile della politica estera europea e vicepresidente della Commissione sarà espressione del Partito socialista europeo e dei progressisti democratici.
Mi hanno indicato tra i possibili candidati. Non mi sono candidato a nulla, la notizia mi è giunta da Bruxelles e io ne prendo atto”. “Sono onorato – ha proseguito D’Alema – di questo. So che ci sono altri candidati più forti di me. Non ritengo di avere molte possibilità ma il fatto di essere inserito in questa short-list mi onora”.
“Secondo il nuovo trattato – ha aggiunto D’alema – il rappresentante della politica estera è anche vicepresidente della Commissione e quindi il governo ha un potere dirimente sul proprio rappresentante. La nota di palazzo Chigi è molto apprezzabile nel senso che considera questa eventualità come prioritaria, anche se al momento deve essere considerata proprio come una eventualità”, ha concluso D’Alema. L’ex premier ha spiegato che probabilmente la decisione definitiva sul prossimo rappresentante della politica estera europea sarà presa in una decina di giorni.
L’Italia, comunque non ha per ora un suo candidato né alla presidenza né alla poltrona di Alto rappresentante, “come non ce l’hanno Francia e Germania – ha spiegato Frattini – ma valuteremo insieme e cercheremo la stessa intesa istituzionale”.