“E’ una vendetta contro di me”
“L’inchiesta della procura di Napoli è contro tutto e tutti, è una vendetta perché sono stato rieletto. Io non ho mai preso una tangente in vita mia, la camorra è una cosa che non mi appartiene; come cristiano, ripugna alla mia coscienza. Un conto è segnalare, altro è essere assunti… all’Arpac non ci sono 600 dipendenti, perché l’avviso a me e non a Bassolino?”
A dichiararlo è l’europarlamentare del Pdl Clemente Mastella. “E’ un complotto contro di me, i miei amici, i militanti dell’Udeur, che come l’Araba fenice stava risorgendo dalle ceneri della prima guerra giudiziaria contro la famiglia Mastella”, sostiene l’ex ministro delle Giustizia. “Con tutti i guai che ci sono a Castellammare, a Bari, a Pescara, vuoi vedere che l’unico segretario colpevole sono io? Mi rifiuto di pensare che sono un corruttore delle coscienze. La responsabilità penale è individuale, qui si vuole processare un partito.
Dov’è finito lo Stato di diritto? – conclude Mastella -. Io, da segretario dell’Udeur, non potevo non sapere. Ma che c’entro io con gli ipotetici reati commessi dai dirigenti dell’Arpac?”. Mastella denuncia “la gravità della visita dei carabinieri a casa mia, a Roma, senza alcun permesso. E’ una violazione di domicilio. E se hanno piazzato delle cimici? Sono un parlamentare…”. Il divieto di dimora deciso dal gip per la moglie Sandra Leonardo è definito da Mastella “allucinante”.