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Roma -Oltre 300mila persone in piazza del Popolo per la libertà d'espressione

La stampa non vuole il guinzaglio

A piazza del Popolo era letteralmente gremita. Un tripudio di colori, palloncini, bandiere, cappellini, cartelli e un solo motto: “La verità vi farà liberi”.

Gli ospiti si sono alternati su un grande palco tratteggiato di bianco, contornato da due maxi schermi. È stato questo il teatro della manifestazione per la libertà di informazione, indetta dalla Federazione nazionale della stampa italiana. “Siamo in 300mila”, hanno fatto sapere gli organizzatori fra gli applausi. La manifestazione si è aperta con un minuto di silenzio dedicato alle vittime della tragedia di Messina. Molti i giovani, tante le donne.

Applauditissimo Roberto Saviano, lo scrittore impegnato contro la mafia, che vive da anni sotto protezione. Saviano ha ricordato come la libertà di stampa sia anche la serenità di lavorare, “di raccontare senza ritorsioni, senza che il proprio privato sia utilizzato come un’arma per far tacere”.

Un’emergenza particolarmente sentita in Italia, “che è il secondo paese dopo la Colombia per il numero di persone che si trovano sotto protezione. Raccontare in certe parti d’Italia, soprattutto al Sud, è complicatissimo e costringe a dover difendere la propria vita”.

Tra i nemici principali del dovere di raccontare, ha sottolineato Saviano, “c’è l’indifferenza, che isola chi prova a descrivere la realtà. Ecco perchè siamo quì, per dire che ogni paese ha bisogno della massima libertà di espressione”.

Un modo, secondo Saviano, anche per difendere la memoria dei giornalisti che sono caduti in nome della libertà di informazione.

Il premier Silvio Berlusconi aveva detto che la manifestazione sulla libertà di stampa è una farsa assoluta, in Italia c’è più libertà di stampa che in qualasiasi altro paese.

“Libertà di stampa non vuol dire solo avere a disposizione decine di giornali ma anche avere tutte le notizie che meritano di essere pubblicate – ha spiegato Franco Siddi – per cui la manifestazione ci aiuta a riscattare anche all’estero l’immagine dell’Italia”. Siddi ha chiesto al premier di ritirare il lodo Alfano sulle intercettazioni e le cause intentate contro i giornalisti.

La manifestazione per la libertà di informazione, spiegano gli organizzatori,  è stata organizzata per una stampa che non vuol farsi mettere il guinzaglio da nessuno.

Spazio anche alla musica. La prima è Teresa De Sio. Poi Samuele Bersani, Marina Rei, Teresa De Sio, Nicky Nicolai, i Tetes de Bois, Enrico Capuano. Manifestazioni parallele si sono tenute in dodici città italiane ed europee, da Barcellona a Londra, mentre a Parigi la rivista Focus In ha organizzato una ronda in place d’Italie per sensibilizzare la popolazione sui rischi che sta correndo la stampa italiana.

A partecipare, tra gli altri, anche la Cgil e la Fim-Cisl, i partiti dell’opposizione parlamentare, dal Pd all’Idv, a extraparlamentare, Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista e Comunisti italiani. Non è stata rispettata la richiesta dell’Fnsi di non esporre i simboli dei partiti.

4 ottobre, 2009 - 15.41