“L’Aifa non permetta l’aborto casalingo”
L’Avvenire dedica un editoriale all’eventuale messa in commercio della pillola abortiva.
“L’Agenzia italiana del farmaco non si assuma la responsabilità ultima – si legge sull’articolo intitolato “La morte a domicilio non è una scelta tecnica” - di trasformare definitivamente l’aborto, grazie a una semplice pillola, in estremo metodo anticoncezionale. Ogni decisione porterà ‘una firma con nome e cognome”.
Il pezzo è stato firmato del caporedattore Francesco Ognibene.
Per il giornale della Cei, se i membri del cda dell’Aifa omettessero di riferirsi esplicitamente alla legge 194 per ”scrivere chiaro e tondo che l’aborto chimico è soggetto al regime di ricovero ordinario, allora l’Italia senza nemmeno accorgersene aprirebbe la porta all’aborto casalingo”.
“I signori dell’Aifa – si chiede Avvenire – vogliono rendersi complici di un simile scempio? Intendono dare il via libera di fatto alla banalizzazione dell’aborto e creare le premesse per un’esplosione, senza controllo, di questo dramma? Ritengono di ergersi a titolari di un potere indifferente a ogni etica?”.