Liberati 39 soldati sequestrati
Liberati gli ostaggi dei terroristi islamici.
Nella notte le forze speciali hanno attaccato il commando di talebani asserragliato all’interno del quartier generale dell’esercito a Rawalpindi.
Il blitz si è concluso con la morte di tre ostaggi, l’uccisione di quattro terroristi e la liberazione di 39 soldati.
L’assalto alla caserma era cominciato sabato mattina, quando un gruppo di terroristi, vestiti da militari e su mezzi delle forze armate, aveva attaccato il quartier generale dell’esercito a Rawalpindi. Nel primo scontro a fuoco, all’ingresso della caserma, erano morti sei soldati e quattro assalitori. Altri quattro erano riusciti a penetrare all’interno, catturare alcuni ostaggi e asserragliarsi in una palazzina.
Dopo alcune ore è arrivato l’ordine di attaccare. Era d’altronde impensabile che i vertici delle forze armate decidessero di trattare con i terroristi.
Questi ultimi sono peraltro riusciti a realizzare un’operazione al limite dell’impossibile. Esistono pochi luoghi in Pakistan così difesi e inaccessibili come le caserme, a maggior ragione un quartier generale dell’esercito. Luogo altamente simbolico anche per il ruolo che l’esercito riveste nella struttura del potere pakistano.
I militari, che controllano un impero economico stimato in 15 miliardi di dollari, sono spesso più decisivi della classe dirigente politica nel fissare le strategie e definire le alleanze internazionali del paese.