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Salute -Entro un mese sarà pubblicata l'autorizzazione sulla Gazzetta Ufficiale

Pillola abortiva, via libera dell’Aifa

Il Consiglio di amministrazione dell’Aifa, riunito oggi, ha disposto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Determina relativa l’autorizzazione all’immissione in commercio del Farmaco Mifegyne (Mifeprostone), prodotto dalla ditta Exelgyne, la pillola abortiva Ru486, dopo aver espletato gli adempimenti previsti.

La decisione dell’Aifa pone fine al possibile utilizzo improprio del farmaco e sgombra il campo da qualsiasi possibile interpretazione di banalizzazione dell’aborto e dal suo impiego come metodo contraccettivo. E’ la stessa agenzia a spiegarlo aggiungendo di “condividere le preoccupazioni di carattere etico che anche questo metodo di interruzione volontaria della gravidanza comporta”.

La Determina che verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale rimanda a Stato e Regioni le disposizioni per il corretto percorso di utilizzo clinico del farmaco all’interno del servizio ospedaliero pubblico, così come previsto dagli articoli 8 e 15 della legge 194 del 1978, e di cui la stessa Aifa spiega di non avere titolarità.

L’Aifa ha anche aggiunto che continuerà “ad offrire la propria competenza tecnico-scientifica alle istituzioni per quanto concerne il percorso applicativo del provvedimento adottato”.

I tempi tecnici per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina, la decisione che autorizza l’arrivo della pillola abortiva in Italia, è di un mese. Quindi entro il 19 novembre l’atto di autorizzazione del farmaco sarà pubblicato.

Uno dei punti fermi con il quale l’Aifa ed i suoi esperti dovranno comunque confrontarsi è il rispetto della legge 194 sull’aborto, laddove si prevede che l’interruzione della gravidanza avvenga in una struttura pubblica, cioé in ospedale.

Ma su questo basterà probabilmente rifarsi ai due pareri espressi dal Consiglio superiore di sanità nel 2004 e nel 2005, secondo i quali in caso di interruzione di gravidanza per mezzo della Ru486, la donna “deve essere trattenuta” in ospedale o altra struttura prevista “fino ad aborto avvenuto”.

Il ministro del welfare Sacconi ancora ieri aveva chiarito che l’indagine conoscitiva parlamentare sulla RU486 finirà i suoi lavori prima del 19 novembre, data indicata dall’Aifa, come quella entro la quale sarà pronta la “determina” del direttore generale e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Non ci dovrebbero essere quindi conflitti tra i tempi dell’organismo tecnico e quelli dei lavori parlamentari di inchiesta sugli effetti della RU486 che riprenderà la sua attività mercoledì.

19 ottobre, 2009 - 16.33