Rutelli: “Lascio con dolore”
Rutelli non torna indietro. “Lascio il Pd, ma con dolore” dice in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il partito democratico non è mai nato – continua l’ex leader della Margherita – e questo non è il mio partito, non è per questo che ho sciolto la Margherita”.
Secondo Rutelli non sono state rispettate le tre caratteristiche principali di cui il Pd aveva bisogno: non approdare al socialismo europeo, evitare il collateralismo, e pensare al pluralismo politico.
“Non ho nulla contro il Pd di sinistra – conclude – ma non può essere il mio partito perché la socialdemocrazia non ha alcuna possibilità di parlare ai contemporanei. Non voglio un mio partito. Mi affiderò a Pier Ferdinando Casini: mi piace di più. E’ giusto guardare lontano: con proposte serie, si può puntare a unire molte altre sinergie, sino a creare, in alcuni anni, la prima forza del Paese”.