Sanguisughe per identificare i criminali
Tra le notizie in apertura dell’edizione online del Times quella sull’impiego delle sanguisughe nella cattura dei criminali.
Questi vermi solitamente vengono usati per pratiche mediche. In Australia invece hanno trovato un metodo più pratico per poterle utilizzare. Prelevare il sangue che succhiano per l’identificazione dei criminali.
La pratica è stata avviata dopo che un agente di polizia è stato derubato. All’interno della casa, infatti, sono state ritrovate delle sanguisughe, che gli inquirenti hanno portato via per usarle come prove, dato che erano le uniche a loro disposizione.
Il caso, che risale al 2001, è rimasto irrisolto fino a oggi. Qualche giorno, però, fa è stato arrestato per droga Peter Cannon di 54 anni. Come al solito la polizia ha prelevato il suo Dna per risalire al profilo. Con grande sorpresa degli investigatori, il Dna coincideva con quello prelevato dalla sanguisuga otto anni fa.
Cannon è a stato dichiarato colpevole di rapina a mano armata aggravata e la sua condanna è prevista per il fine settimana.
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Nigeria: sanzioni in arrivo per Tandja?
Il quotidiano d’informazione del Maghreb e dell’Africa nera, Afrik.com, apre questa mattina con una notizia riguardante la Nigeria e il suo presidente Mamadou Tandja.
Nel week-end appena trascorso, il premier nigeriano è stato sanzionato dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa dell’ovest (Cedeao).
Tadja ha ricevuto il 18 ottobre una delegazione della Cedeao, che gli chiedeva di rinviare le elezioni legislative, che si terranno nei prossimi giorni. Ma il portavoce del governo, Moctar Kassoum, ha espresso nettamente il rifiuto del presidente nigeriano, che non intende rinviare le elezioni, essendo esse “un’esigenza della democrazie, dello Stato moderno e della civilizzazione universale”.
Di fronte al rifiuto di Tadja, la Cedeao lo ha sanzionato. Gli Stati della Comunità, infatti, sono organizzati secondo la nuova costituzione, adottata ad agosto con un referendum. Ma, secondo la Cedeao, il nuovo testo sarebbe plasmato sulla costituzione della Nigeria.
La Comunità, quindi, ha espresso il rifiuto di sostenere ogni candidatura nigeriana a qualsiasi carica internazionale. Ci si chiede se anche l’Unione Europea seguirà questa strada e sanzionerà Tadja, come ha già fatto la Cedeao.
Un altro articolo in rilievo sul quotidiano Afrik.com è quello che prende in esame il massacro di Conakry e l’intenzione di Dadis Camara di andare in fondo alla questione.
Il capo della giunta, al potere a Conakry, in Guinea, ha assicurato domenica scorsa che collaborerà con la commissione d’inchiesta dell’Onu incaricata di far luce sulla sanguinosa repressione della manifestazione dell’opposizione, avvenuta lo scorso settembre.
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China daily online apre l’edizione di questa mattina con il dirottamento di una nave cinese nelle acque dell’oceano Indiano. A bordo dell’imbarcazione alcuni cittadini cinesi.
L’inversione di rotta sarebbe accaduta per mano di pirati, avvistati sulla nave.
L’imbarcazione, carica di carbone, si stava dirigendo verso il sud Africa quando è stata invasa e dirottata.
La nave, ora, si troverebbe a 250 miglia nautiche a nord est delle isole Seychelles. Secondo quanto si legge nell’articolo sarebbero quattro i pirati avvistati e poi ci sarebbero due imbarcazioni più piccole utilizzate dagli stessi per fare gli attacchi.
Il numero degli ostaggi – secondo quanto riportano le fonti citate – sarebbero 146.
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Influenza A, nucleare e sciopero ferrovieri.
Il quotidiano francese “Le Monde” apre, questa mattina, con una notizia che riguarda l’influenza A.
E’ iniziata proprio oggi, infatti, la campagna vaccinazioni contro il virus H1N1. 1080 i centri predisposti. Eppure i francesi appaiono reticenti.
Secondo diversi sondaggi, dal 60 al 65% di essi non sarebbe disposto a fare il vaccino, che consisterebbe in due dosi da assumere l’una ad almeno 20 giorni di distanza dall’altra.
Una sola dose, comunque, potrebbe essere sufficiente. Purché sia il medico a confermarlo.
In seconda battuta, il quotidiano annuncia lo sciopero dei ferrovieri, lanciato dai sindacati Cgt, Fgaac-Cfdt e Sud-Rail, per difendere i salari e opporsi ai tagli del personale paventati dalle aziende ferroviarie. Parteciperà allo sciopero circa un terzo dei 155mila ferrovieri, almeno secondo quanto dichiarato da Guillaume Pépy, di Sncf, su France2.
La versione online del quotidiano, inoltre, torna a parlare di nucleare. Con una notizia che offende i francesi nell’orgoglio. L’Iran di Ahmadinejad, infatti, ha fatto sapere di considerare inutile la presenza della Francia alla riunione di Vienna sul nucleare a Teheran. Lo ha affermato questa mattina il ministro degli affari esteri iraniani Manouchehr Mottaki.
“L’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea) – ha detto Mottaki – ha contattato alcuni Paesi, tra cui gli Stati Uniti e la Russia, che hanno accettato di partecipare alle negoziazioni per fornire il combustibile. Le negoziazioni, a mio avviso, vanno portate avanti con questi due Stati, in presenza dell’Aiea. Non abbiamo bisogno di molto combustibile, e non abbiamo bisogno di molti Paesi. Non c’è alcuna ragione perché la Francia sia presente”.
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L’edizione online del quotidiano americano NewYork Times si apre con la notizia del conflitto israelo-palestinese e i tentativi dell’amministrazione Obama di portare a termine questo annoso problema.
Ma l’accento è posto non sui risultati ottenuti dalla gestione del nuovo presidente americano in vista della pacificazione.
Anzi, si parla soprattutto del “lato oscuro” – come lo definiscono nell’articolo – che sta dietro questa questione. E cioè che le forze americane presenti nel territorio abbiano ottenuto maggiori risultati con la forza e non con la diplomazia.
I risultati della violenza potrebbero, infatti, essere di breve durata e soprattutto controproducenti. E soprattutto condannabili dall’Onu stesso – come si legge nell’articolo – in quanto violano i diritti umani.
In seconda battuta il quotidiano americano prende in considerazione ancora la politica estera. Si parla delle elezioni in Afghanistan e della decisione di Karzai di accettare il ballottaggio, dopo i risultati elettorali delle discusse presidenziali di agosto.
Il consenso di Karzai sembra essere calato, dopo che la commissione ha invalidato un elevato numero di schede a suo favore, portando la percentuale di gradimento dal 54% a meno del 50%.
Le pressioni internazionali starebbero convincendo il presidente ad accettare il ballottaggio, anche per evitare le tensioni, che hanno caratterizzato il dopo elezioni per la denuncia di brogli.