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Pd - Il giorno dopo la convenzione, si è innescato un acceso scambio di battute tra i due

Scintille tra D’Alema e Franceschini

<p>Dario Franceschini </p>

Dario Franceschini

Scintille tra Massimo D’Alema e Dario Franceschini il giorno dopo il convegno del Partito democratico.

“Bersani è l’uomo giusto per costruire il partito. Domenica ha criticato Berlusconi ma ha anche parlato di cose che servono all’Italia. Non ha mai litigato con nessuno, è uno che anziché seminare zizzania si occupa dei problemi degli italiani”, ha detto D’Alema in un’intervista a Diego Bianchi facendo riferimento all’appellativo “ominicchio” detto da Franceschini nei confronti di Berlusconi citando una definizione di Sciascia. “Se alle primarie dovesse vincere Franceschini si rischia un turbamento tra gli iscritti”. ha proseguito D’Alema.

“D’Alema è fantastico”, ha risposto su Twitter il segretario del Pd, Franceschini. “Dice che se verrò eletto io gli iscritti se ne andranno dal Pd. Io rispondo che non è vero, e lui dice che l’attacco”.

D’Alema ha però continuato affermando che le critiche che vengono dall’interno del partito, sono curiosamente analoghe a quelle che arrivano dal centrodestra, e sono dettate dalla stupidità. Poi aggiunge: “Franceschini raccoglie quasi tutta la nomenklatura del partito: Marini, Rutelli, Fassino, Veltroni, persone carissime, tutti amici miei, ma vanno cambiate perché i risultati sono stati negativi.

Non voglio fare lo scontro con Franceschini, non m’interessa. Ma è curioso che per andare sui giornali abbia bisogno di attaccare me. Forse questa è una delle ragioni per cui è meglio cambiare segretario”.

12 ottobre, 2009 - 16.26