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Politica - Il neosegretario espone le linee guida del partito

Bersani racconta il suo Pd alternativo

<p> Pierluigi Bersani</p>

Pierluigi Bersani

 

 

Bersani: “Offriremo un’alternativa”.

Un’alternativa, fedele al bipolarismo e senza troppa nostalgia del passato.

E’ questo il Pd di Pierluigi Bersani, incoronato segretario del partito dalle primarie del 25 ottobre, e che oggi ha tenuto il suo primo discorso davanti all’assemblea nazionale.

Bersani ha cominciato con i saluti al capo dello Stato, a Romano Prodi e ai segretari che lo hanno preceduto, Walter Veltroni e Dario Franceschini.

Poi è passato a delineare le sue aspettative per il futuro del Partito democratico.

“Vi spiego subito e con chiarezza i nostri essenziali compiti. Costruire il partito, preparare l’alternativa. E’ possibile immaginare un grande partito in cui organizzazione e apertura alla società si tengono. Nessuna nostalgia deve imprigionarci o trattenerci.

Dobbiamo sentire la responsabilità del nuovo da costruire. Saremo un partito che, nel bipolarismo, si rivolgerà a tutta l’area del centrosinistra, senza ‘trattini’ o distinzioni di ruoli e senza pretese di esclusività e con la legittima ambiaiozne di crescere e di farci più forti”.

Il segretario si mostra intransigente con il governo sull’argomento crisi. “Non è alle spalle – mette in guardia Bersani -, serve realismo”.

E, al tempo stesso, si dice disponibile a un confronto sulle riforme, a patto che avvenga in Parlamento e sia basato tutto su riduzione dei parlamentari, superamento del bicameralismo perfetto, Senato federale e una legge elettorale che permetta agli elettori di scegliere i parlamentari.

Quanto alla giustizia, secondo Bersani è opportuno sgombrare il campo dall’”interferenza di questioni che si riferiscono alle situazioni personali del presidente del consiglio”.

 



 

 

7 novembre, 2009 - 17.39