Cina prospera è vantaggio per tutti
Il presidente Usa Barack Obama ha chiesto una nuova strategia per ribilanciare la crescita globale, ma i leader dei paesi del Pacifico, riuniti per un summit questo weekend, parlano di segnali di protezionismo Usa.
Obama, che è atteso a Singapore in serata per il summit dell’Asia Pacific Economic Cooperation (Apec), ha ripetuto il suo appello a ristabilire gli squilibri economici, ritenuti da molti i responsabili della crisi finanziaria globale.
La strategia, che il presidente degli Usa vuole mettere in atto, chiede all’America di risparmiare di più, spendere meno, riformare il sistema finanziario e tagliare deficit e prestiti.
“Ciò significherà anche una maggior enfasi sull’esportazione che possiamo produrre e vendere in tutto il mondo – ha detto Obama a Tokyo, prima tappa del suo viaggio in Asia, prima di partire per Singapore -. Semplicemente non possiamo tornare agli stessi cicli di espansione e frenata che ci hanno portato alla recessione globale”.
I leader dell’Apec, composto da ventuno paesi che rappresentano oltre la metà della produzione globale e circa il 40% del commercio mondiale, hanno chiesto che gli Usa di mostrare la leadership sul libero commercio, soprattutto nei colloqui di Doha.
Una lite tra due membri Apec, Perù e Cile, ha però inasprito il clima del summit proprio oggi.
Il Perù ha detto di voler abbandonare Singapore in anticipo, dopo aver richiamato il suo ambasciatore dal Cile per le accuse che un funzionario militare peruviano avrebbe spiato il governo cileno.