Deraglia un treno a nord di Mosca, forse era un attentato
Ipotesi di terrorismo per la strage ferroviaria russa.
Nella serata di venerdì un treno Mosca-San Pietroburgo è deragliato causando la morte di 39 persone e 18 dispersi. Si chiamava “Nievski Express” ed era composto da 14 vagoni per un totale di 633 passeggeri a bordo.
Tra Alyoshinka e Uglovka, 350 chilometri a nord di Mosca gli ultimi tre vagoni sono deragliati intorno alle 21, 30.
Secondo una fonte vicino alla ferrovia è stata trovata una buca del diametro di un metro, e testimoni dicono di aver udito un’esplosione. Tutto ciò potrebbe indicare un attentato. La tv di Stato Vesti-24 ha mostrato anche immagini dei rottami di un auto, nelle vicinanze dei binari.
La magistratura russa ha aperto un’inchiesta per far luce sulle cause del disastro, sulla base delle ipotesi di terrorismo e uso illegale di armi, come ordinato dal presidente russo Dmitri Medvedev.
Già il 13 agosto del 2007 il Nievski Express era deragliato a causa di un’esplosione, nella regione di Novgorod. Il bilancio fu di una trentina di feriti e anche in quel caso si parlò subito di possibile attentato terroristico.
Ancora prima, nel 2005, una bomba artigianale a basso potenziale fu piazzata sui binari. Vicino al luogo dell’attentato fu anche ritrovato il congegno usato per attivare l’ordigno: era simile a quello rinvenuto nel giugno 2005 quando fu fatto esplodere un treno ceceno in viaggio da Grozny a Mosca, attentato per il quale sono stati condannati a 18 anni due nazionalisti russi.