Lavavetri, prime multe nella Capitale
Primo giorno di attuazione a Roma dell’ordinanza firmata dal sindaco Gianni Alemanno “anti-lavavetri” e contro coloro i quali recano disturbo alla circolazione ad incroci e semafori.
“E’ una guerra contro i poveri e non contro la povertà quella che il sindaco Alemanno ha dichiarato contro i lavavetri – dice Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi – L’ordinanza, se riuscirà ad avere gli effetti desiderati dal sindaco di Roma, porterà sempre più ai margini della società i poveri portandoli al limite dell’illegalità”
“Evidentemente – dice Dario Rossin, capogruppo Pdl in consiglio comunale – Angelo Bonelli appartiene a quella schiera di persone che fino ad oggi ha chiuso gli occhi davanti ai problemi della Capitale e dei cittadini romani.
Se un provvedimento serio come l’ordinanza antilavavetri viene messo in atto, e inizia a dare i suoi frutti, ecco che subito si dà corso a quel falso buonismo che ha così gravemente danneggiato Roma negli anni che ci hanno preceduto.
Le cose sono due: o Bonelli non prende mai l’automobile, e quindi non si accorge di quello che accade ai semafori; oppure non vuole vedere certe realtà. Sfruttamento minorile, racket, lavavetri molesti e spesso ubriachi che addirittura a volte si lasciano andare a comportamenti prevaricatori se non violenti.
Roma non vuole questo, e l’ordinanza vuole ristabilire quelle condizioni per cui gli automobilisti possono sentirsi liberi di circolare senza essere continuamente importunati, o costretti a pagare una gabella ad ogni semaforo. Il Comune, poi, ha pensato ad affiancare un percorso di avviamento ai servizi sociali per coloro i quali, ad esempio, risultassero vittime di racket”.