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Caso Marrazzo -Finora gli inquirenti ne hanno recuperato solo il 16 per cento

Oltre 60mila file nel pc di Brenda

<p>Piero Marrazzo</p>

Piero Marrazzo

Non è ancora stato risolto il giallo del computer di Brenda, trovato sotto l’acqua del lavandino nel suo appartamento.

Al momento i consulenti tecnici della procura sono riusciti a recuperarne il 16 per cento, ma in totale il pc contiene circa 60mila file, compresi quelli già cancellati. Gli investigatori della squadra mobile questa mattina sono tornati nel monolocale dove viveva Brenda e hanno fatto sapere che convocheranno in procura il vicino di casa, China.

Ieri intanto la Procura ha confermato che e a uccidere Rino Cafasso, il pusher delle trans legato a Jennifer, sia stata una dose di eroina purissima scambiata per cocaina, e quindi letale. E’ il secondo morto, dopo Brenda.

Il caso quindi si infittisce e l’avvocato di Marrazzo, Luca Petrucci, sottolinea quanto sia importante garantire la protezione per tutti i testimoni coinvolti.

Durante la puntata di ieri di Porta a Porta, Natalì ha spiegato la sua versione dei fatti. L’ha fatto con calma, decisa, ieri sera davanti le telecamere. Personaggio chiave nell’intera vicenda, ha raccontato la sua lunga amicizia con Piero Marrazzo e mantenuto per tutto il tempo il tempo della trasmissione, diversi punti fermi: “Marrazzo non sapeva del ricatto, e quella sera Cafasso non c’era”.

Quella sera a essere presenti erano solo i due carabinieri in borghese. “Piero – ha raccontato la trans – non ha mai portato né mi ha chiesto di portare droga. Non so cosa succedesse con gli altri, ma lui sapeva che io non mi drogo, che non mi piace”.

Poi Natalì ha ricostruito i tempi dell’entrata nella vicenda di Brenda e Michelle: “Le aveva conosciute a marzo scorso”. Le due trans avevano fatto delle foto che Marrazzo aveva chiesto di cancellare. Ma non per trentamila euro. “Così tanti soldi? No, sono troppi. I trans tendono a esagerare e Piero non sapeva del ricatto perché riteneva che le foto fossero state cancellate, anche se non ne aveva la assoluta certezza”.

25 novembre, 2009 - 16.18