Ritrovati un dente e due dita di Galileo
Ritrovati due dita e un dente di Galileo Galilei.
Tre eccezionali cimeli galileiani, ritenuti perduti da oltre un secolo, sono stati fortunosamente ritrovati grazie a un collezionista.
Le reliquie saranno esposte al pubblico per la prima volta dalla primavera 2010 per la riapertura, dopo i lavori di ristrutturazione, dell’istituto e museo di Storia della Scienza di Firenze, che, da quel momento, diventerà museo Galileo.
Si tratta di un dente e di due dita della mano destra prelevati nel 1737 dai resti del grande scienziato toscano nel corso della traslazione della salma nel sepolcro monumentale della basilica di Santa Croce.
Il direttore del museo di Storia della Scienza, Paolo Galluzzi ela responsabile del polo museale fiorentino Cristina Acidini e hanno confermato che, sulla base dell’ampia documentazione storica che è pervenuta, non dovrebbero sissistere dubbi sull’autenticità del reperto.
Il ritrovamento rappresenta un suggello straordinario ed emblematico dell’anno dell’Astronomia, che ha portato a Galileo, a quattrocento anni dalle sue scoperte astronomiche, un omaggio globale, solenne e incondizionato del quale lo scienziato non ha potuto godere in vita.
Tutto il materiale organico prelevato dalla salma è dunque adesso identificato e conservato in mani agli esperti.
Come noto, un dito è già in esposizione permanente al museo di Storia della Scienza, mentre una vertebra è custodita dall’università di Padova dove Galileo aveva insegnato per quasi venti anni.