Scarcerati due dei quattro carabinieri
Nicola Testini in libertà e Antonio Tamburrino ai domiciliari. Secondo la sentenza del Tribunale del Riesame i due carabinieri, coinvolti nel caso Marrazzo, non devono rimanere in carcere. La custodia invece rimane per Luciano Simeone e Carlo Tagliente.
I giudici hanno ritenuto che Testini non dovesse essere arrestato perché il giorno del blitz in via Gradoli, compiuto da Simeone e Tagliente, era in ferie e fuori Roma.
Tamburrino, rispetto agli altri tre, è l’unico che risponde di un reato più lieve, la ricettazione del video girato su Marrazzo, che, secondo i pm, avrebbe dovuto venderlo all’agenzia fotografica di Milano.
I quattro carabinieri arrestati lo scorso 22 ottobre, erano stati accusati, a seconda delle posizioni processuali, di rapina, estorsione, violazione della privacy e di domicilio, e violazione sulla legge sugli stupefacenti.
Durante l’udienza fiume di ieri a Roma è stato mostrato il video del presunto ricatto che ha portato in cella i quattro carabinieri.
“Mi stanno facendo un blitz, se mi lasciate andare vi sarò grato”, sono alcune delle frasi, la prima dedotta dal labiale, notate da alcuni avvocati che ieri hanno visto il video girato in via Gradoli lo scorso 3 luglio. E ancora non si sa da chi.
In udienza i difensori degli indagati, Luciano Simeone, Carlo Tagliente, Antonio Tamburrino e Nicola Testini, avevano depositato una serie di documenti per dimostrare il valore e le capacità professionali dei quattro carabinieri: nessuno di loro, secondo i penalisti ha disponibilità finanziarie come dimostrano documenti bancari.