Strage nelle Filippine, 52 morti
Strage nelle Filippine, trovati altri sei cadaveri.
Sale così a 52 il numero delle vittime nel sud del paese, in preda a violenti scontri per motivi elettorali.
Non tutte le vittime sono state identificate, ma pare che tra le vittime ci siano 17 giornalisti. Se fosse così, l’attacco di lunedì sarebbe la più grave aggressione mai subita dai media.
ll governo ha dichiarato lo stato d’emergenza nella provincia di Maguindanao, al centro degli scontri, e lo hanno esteso anche alle province confinanti di Sultan Kudarat e Cotabato City.
Le truppe filippine sono arrivate nell’area con i veicoli blindati, e si sono posizionate sulle autostrade.
“Chi ha fatto questo non sfuggirà alla giustizia” – ha riferito alla stampa la presidente Arroyo – “la legge li inseguirà finché non saranno catturati”.
Ill massacro è stata condannato in tutto il mondo. Ban Ki-moon, segretario dell’ Onu, l’ha definito un “crimine abominevole”.
Gli scontri sono iniziati quando un centinaio di uomini armati hanno sequestrato un gruppo di donne del clan Mangudadatu, con a seguito dei giornalisti. Le donne infatti, si accingevano a presentare alla stampa la candidatura a governatore provinciale di un membro della famiglia alle prossime elezioni.