“Il Pd non poteva aderire”
Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, non si è pentito di non aver aderito al No B-day che si è svolto ieri a Roma.
Bersani replica al direttore della Repubblica, Ezio Mauro, secondo il quale è stato un errore del partito non aver partecipato all’iniziativa. “Quella di ieri – spiega Bersani – era una manifestazione della rete? Sono diverse piattaforme e posizioni diverse che si uniscono in una parola d’ordine? Se è tutto questo, allora un partito cosa deve fare? Mettersi in coda o imbucarsi? Chiediamoci questo, io dico di no”.
“Un partito deve lasciare liberi i militanti i suoi dirigenti, secondo le proprie sensibilità. Come partito deve prendersi un’altra responsabilità – ha proseguito Bersani -. Dopo la giornata di ieri la responsabilità del Pd è quella di cogliere questa energia e collegarla ad altri mondi e sensibilità, mondi e energie che possono mettere in campo una alternativa. Sento l’obiezione che la base ha un avversario diverso rispetto ai vertici del partito… no, questa obiezione non la faccio passare”.
“Per quanta gente ci fosse ieri in piazza – aggiunge il segretario del Pd – di gente che vuole mandare a casa Berlusconi ce n’è di più. Anche gente che ha votato Berlusconi, perchè se partiamo dal presupposto che tutti quelli che hanno votato Berlusconi sono fascisti o opportunisti, allora credo che non andiamo da nessuna parte».