“Datele almeno i domiciliari”
Anche l’ex fidanzato americano di Amanda Knox, David Johnsrud, è convinto dell’innocenza della ragazza e promette battaglia.
Dopo la condanna della Knox a 26 anni per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, Johnsrud ha dichiarato: “Per me è un errore. Soffro a pensare a lei chiusa in cella così a lungo, ma so che deve essere forte. Ha la famiglia, ha me e i suoi amici: continueremo a lottare per dimostrare la sua innocenza”.
Nell’intervista al settimanale Gente David afferma: “Non sono arrabbiato certo con l’Italia o con Perugia, sarebbe ridicolo. Per me la condanna di Amanda è un errore, ma avrebbe potuto succedere in qualsiasi parte del mondo. Non c’entrano i Paesi o i sistemi giudiziari”.
David lancia poi un appello: “Guardiamo al futuro. Amanda ha un processo d’appello da preparare. Ho parlato con molte persone in Italia e so che spesso, in attesa di sentenze definitive, vengono concesse misure di detenzione diverse dal carcere, come gli arresti domiciliari. Ad Amanda questo è stato negato per oltre due anni. Anche chi è convinto della sua colpevolezza si domanderà il perché di questa differenza di trattamento”.
“Per favore – conclude il giovane con un appello – io chiedo che le venga data la possibilità di restare con la sua famiglia mentre aspetta pazientemente il verdetto definitivo”.