Il papa a pranzo tra i poveri
Papa Benedetto XVI a pranzo con i poveri.
La comunità di Sant’Egidio ha accolto il pontefice nella propria mensa. Ratzinger si è rivolto agli immigrati, ai senzatetto e alle famiglie disagiate, rivolgendo loro un saluto affettuoso: “Vi sono vicino, la Chiesa ha a cuore i più poveri”.
Dopo il pranzo ha visitato la scuola di lingua italiana situata al piano superiore della mensa, sottolineando come questa sia frequentata da tante persone provenienti da vari paesi, segnati dal bisogno che qui trovano un aiuto per costruirsi un nuovo futuro.
“C’è una lingua, quella dell’amore – ha detto Benedetto XVI – che dobbiamo apprendere e praticare tutti. Questo è il messaggio di Natale, festa del Bambino che si fa dipendente dal nostro amore. Impegnatevi perchè nessuno sia solo, nessuno sia emarginato, nessuno sia abbandonato”.
Cori, applausi e grida hanno accolto Benedetto XVI scortato da un gran numero di rappresentanti delle forze dell’ordine e della gendarmeria vaticana. Ma il papa non ha rinunciato ad un bagno di folla per salutare le persone che lo attendevano, soprattutto i tanti bambini assiepati lungo le transenne.
Poi l’ingresso nella struttura, la pausa di fronte alla scultura che ricorda Modesta Valenti, divenuta simbolo dei senza fissa dimora e l’ingresso in mensa. Seduti allo stesso tavolo del pontefice 12 commensali, tra cui una famiglia di 4 zingari con 2 bambini piccoli, un afgano, rifugiato politico, musulmano sciita di 34 anni, immigrati, anziani ed un disabile di 25 anni. Natalizio il menu riservato al Papa e agli ospiti della mensa: antipasto; lasagne; polpette; lenticchie e purè. Al termine del pranzo dolci offerti da Benedetto XVI e brindisi con spumante. Una parte della visita del pontefice è stata proiettata in diretta su due megaschermi allestiti all’esterno dove prima dell’inizio del pranzo la folla di credenti ha potuto unirsi alla preghiera del Papa per la benedizione del cibo.