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I giornali che contano nel mondo

La corte italiana condanna Amanda

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La corte italiana giudica colpevole di omicidio la studentessa americana“.

Titola così l’edizione online del New York Time di questa mattina, 5 dicembre.
L’omicidio di Meredith Kercher fa il giro del mondo occupando le pagine dei principali quotidiani internazionali.

Nell’articolo si legge della condanna di Amanda Knox e del suo fidanzato Raffaele Sollecito, studenti nella “pittoresca città di Perugia”, che, secondo la corte, avrebbero ucciso Meredith, senza un motivo chiaro e violento.

Sempre nell’articolo è descritto il momento della lettura della sentenza, avvenuta dopo la mezzanotte di ieri e si specifica che la corte avrà circa novanta giorni per rendere note le motivazioni della decisione che ha portato alla condanna per entrambi i ragazzi.
Il verdetto, secondo quanto si legge, non sembrerebbe, però, risolvere una serie di domande su ciò che è accaduto in quella notte del 2 novembre del 2007.


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La famiglia Knox presenta ricorso al verdetto della corte italiana“.

Apre così il Times di Londra, focalizzandosi sulla reazione della famiglia di Amanda Knox, all’indomani della sua condanna a 26 anni di reclusione.
Nell’articolo si legge della diffusione di un comunicato dei genitori della ragazza, Curt Knox ed Edda Mellas, in cui dichiarano l’innocenza della loro figlia, la delusione per la sentenza e la volontà di continuare a lottare per la sua libertà.


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Gli accusati per il delitto di Perugia condannati a 26 e 25 anni di prigione“.

E’ il titolo dell’edizione online del Mundo, quotidiano spagnolo, che tratta dell’omicidio di Perugia e della condanna di Amanda e Raffaele, accusati del “brutale assassinio”, come è definito nell’articolo, della compagna di stanza.

Nel pezzo si legge del processo davanti alla corte di Perugia, durato quasi un anno, e strutturato in circa cinquanta udienze.
Inoltre è messa in evidenza la reazione dei due ragazzi alla lettura della sentenza: dalle lacrime di Amanda, che si è accasciata sulla spalla del suo avvocato, all’impassibilità di Raffaele.

5 dicembre, 2009 - 14.15