Mazzoli festeggia e corteggia l’Udc
Alessandro Mazzoli segretario regionale Pd vale bene una cena. E il partito a Viterbo gliel’ha organizzata come si deve.
Tutti uniti. I rancori sono alle spalle. Dimenticati. Almeno per una sera. In più di trecento si sono seduti a tavola.
Nel pomeriggio le prenotazioni erano arrivate a quota 280. Ma si sa. La regola dell’aggiungi un posto (e più) ha fatto lievitare il numero dei presenti. C’erano tutti, a cominciare dai big.
Ugo Sposetti e consorte, Giuseppe Parroncini e Giuseppe Fioroni. Arrivato da Verona anche lui per festeggiare Mazzoli. E come sempre si è dimostrato un politico previdente.
Bene la festa del presente, ma è meglio guardare avanti. “Ci ritroveremo qui – dice Fioroni al segretario regionale – per fare festa in caso di vittoria in Regione. Altrimenti saremo ancora qui, per farti la festa”. Allegria.
Tra i tavoli, molti i volti noti, assessori, sindaci, la segreteria provinciale al gran completo, da Giulia Arcangeli ad Andrea Egidi, oltre al segretario Angelo Allegrini. A lui il compito d’introdurre Mazzoli. “Il confronto è stato aspro – ricorda pensando alle primarie di qualche settimana fa – ma avevamo detto che una volta eletto, sarebbe stato il segretario di tutti e così è stato. Questa sera ne abbiamo la prova”.
Mazzoli ringrazia e dà un’idea del lavoro che lo attende. “Quando abbiamo iniziato la campagna per le primarie, lo scenario era diverso. Oggi la Regione è politicamente cambiata e non solo per le dimissioni del presidente”.
Serve una ricetta per vincere. “Ricostruire le alleanze nel centrosinistra. La coalizione deve guardare all’Udc. E’ il lavoro di questi giorni, aprire all’intesa con il partito di centro. La partita è aperta. Il centrodestra non ha vinto. Anzi possiamo vincere noi”.
La ricetta Udc vale anche per la Provincia. “Avevo detto che in caso d’elezione alla segreteria non mi sarei ricandidato. Sono due impegni importanti. Dobbiamo trovare una nuova candidatura, allargando lo schieramento”.
Quindi finisce di parlare e subito il figlio s’impossessa del microfono. Piccolo, ma pare avere già le idee chiare su quello che vuol fare da grande.
Tra una portata e l’altra, un discorso e l’altro, la serata è scivolata via in fretta. Tutto tranquillo. Tranne un piccolo giallo.
Ugo Sposetti, dopo essersi assentato per alcuni minuti, tornato al suo posto, ha perso la sedia.
Non è dato sapere chi è stato a osare tanto e si è trattato pure sempre di una comune sedia. Ma fa pur sempre notizia.