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Milano -Atteso il discorso di Berlusconi

Pdl in piazza per il tesseramento

<p> Silvio Berlusconi</p> 

 

Silvio Berlusconi

 

Il Pdl festeggia. Berlusconi è atteso a Milano per il suo intervento nella giornata del tesseramento del partito. Nessuno sembra preoccupato dall’annuncio dell’Udc di organizzare un fronte politico unico contro il premier.

L’unico commento a questo proposito del Pdl è che “si tratta di una ammucchiata anti-Silvio”.

Ma Casini risponde. “Siamo gli unici in Italia a non aver fatto parte di ammucchiate dato che non abbiamo partecipato né al governo Prodi né al governo Berlusconi”.

“Berlusconi è insofferente all’idea che in un Paese ci siano regole, che la democrazia sia fatta di pesi e contrappesi, che lui è sì il presidente di questo governo ma non è il padrone e non è nemmeno il re e deve convivere con il presidente della Repubblica e la Corte costituzionale e rispettarli – ha aggiunto il leader dell’Udc -. È sbagliata l’idea che si dà dell’Italia e l’idea che lui continua a sedimentare nell’opinione pubblica italiana eccitandola permanentemente”.

Ignazio La Russa raffredda l’attesa e spiega che Berlusconi annuncerà la ricandidatura di Formigoni alla presidenza della Lombardia e il tesseramento della Moratti. Insomma non ci sarà un nuovo “discorso del predellino” in cui Berlusconi annunciò l’intenzione di sciogliere Forza Italia e dar vita al Popolo della Libertà. E proprio la Moratti spiega che prenderà la tessera perché “è il momento di mettersi in gioco e spendere la propria faccia”.

L’ipotesi di un fronte unito delle opposizioni in chiave anti-premier è stato subito accolto positivamente dal leader del Pd Pier Luigi Bersani che oggi afferma: “Noi che abbiamo a cuore i valori della Costituzione cerchiamo che nel paese sul piano politico e culturale si determinino schieramenti ampi, con una visione ampia che richiami alla fedeltà dei principi costituzionali un vasto arco di cittadini”.

E poi l’attacco di Bersani al premier: “Non abbiamo niente da guadagnare da un modello di democrazia populista dove c’è un miliardario che suona il piffero e tutti i poveracci che gli vanno dietro”.

13 dicembre, 2009 - 15.25