Karzai chiede aiuti per 15 anni
Si aprono tra poco alla Lancaster House di Londra i lavori della conferenza sull’Afghanistan, tra imponenti misure di sicurezza.
L’intera zona è presidiata da centinaia di poliziotti di Scotland Yard, anche alla luce dei recenti allarmi collegati al terrorismo, che hanno fatto innalzare il livello di allerta del Regno Unito a grave.
Secondo gli agenti un attentato contro la Gran Bretagna è da considerarsi “altamente probabile”, anche se non “imminente”.
La conferenza ha lo scopo di sostenere il governo di Kabul nella lotta ai talebani, ma anche individuare le linee di un processo politico che porti alla pacificazione.
L’incontro è presieduto dal premier britannico Gordon Brown, dal presidente afghano Hamid Karzai e dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.
Co-presidenti sono il ministro degli Esteri britannico David Miliband, il collega afghano uscente Ranin Spanta (ora consigliere di Karzai), e il rappresentante Onu in Afghanistan, Kai Eide.
Tra gli invitati, i ministri degli Esteri dei Paesi che contribuiscono all’Isaf (43 nazioni in tutto), tra cui il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, rappresentanti dei Paesi della regione e di Ue, Nato e Banca Mondiale, tra gli altri.
Per l’Italia è già giunto alla Lancaster House il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ai margini della riunione avrà un incontro bilaterale con il suo omologo afghano Zalmay Rasoul e con quello australiano Stephen Smith.