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Cronaca -L'ordigno davanti all'aula bunker del tribunale non era una bomba, ma petardi

Reggio Calabria, rientrato l’allarme

<p> Angelino Alfano</p>

Angelino Alfano

Allarme rientrato a Reggio Calabria.
Secondo quanto riferito dagli artificieri intervenuti sul posto, il presunto ordigno trovato all’ingresso dell’aula bunker era composto soltanto da due petardi collegati a una miccia spenta.

Carabinieri e polizia, comunque, hanno spiegato che il piccolo ordigno non aveva alcuna capacità offensiva. Durante le festività l’aula bunker era chiusa e non è possibile stabilire quando il petardo è stato posizionato al suo interno.

Alla riapertura dei locali dell’aula, dopo la pausa festiva, era stata segnalata la presenza di un ordigno.
L’allarme tuttavia è rientrato subito dopo poiché dagli accertamenti, secondo quanto riferiscono gli investigatori, è emerso che l’oggetto ritrovato era costituito da raudi legati insieme, in maniera artigianale.

I cilindri di cartone sono larghi 2,5 centimetri e lunghi sei. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia con il reparto speciale degli artificieri che hanno verificato la natura dell’oggetto e reso inoffensivo.

Secondo quanto si apprende, l’ordigno artigianale aveva una miccia che era stata accesa, ma non ha raggiunto la polvere all’interno, scongiurando così l’esplosione.
La preoccupazione era giustificata dal recente attentato avvenuto davanti al portone d’ingresso della procura generale di Reggio Calabria, la scorsa domenica. Un episodio, per il quale si terrà un vertice in prefettura con i ministri dell’Interno Roberto Maroni e della Giustizia Angelino Alfano.

7 gennaio, 2010 - 11.12