Sicurezza, il mea culpa di Obama
Barack Obama si è assunto la responsabilità per il flop dell’intelligence che poteva portare a una nuova strage terroristica, otto anni dopo quella dell’11 settembre 2001.
“Il cerchio si chiude con me”, ha detto ieri sera il presidente degli Stati Uniti senza giri di parole.
Il presidente americano ha chiesto scusa per una strage, che di fatto, non è avvenuta.
“Non è il momento di puntare il dito contro qualcuno, a caccia di colpevoli – ha detto Obama -, ma l’urgenza è di mettere a punto la macchina dell’antiterrorismo, attuare le riforme necessarie per evitare che incidenti simili si ripetano”.
Obama ha escluso la possibilità di licenziamenti alla testa delle agenzie governative che non sono state in grado di “collegare gli elementi a disposizione” per prevenire il pericolo.
Il presidente Usa ha anche invitato gli alleati dell’America a rafforzare le misure di sicurezza e i controlli negli aeroporti, perché, ha ricordato, “siamo in guerra, siamo in guerra contro Al Qaeda”.