“Vinco anche senza Casini”
“Casini – avrebbe detto – mi massacra, di me parla male. Quando si allea con noi sembra che lo faccia turandosi il naso, quando lo fa con il Pd pare convinto. Perché mi devo alleare? Noi siamo pur sempre il primo partito d’Italia”.
Resta il dubbio dell’Udc di Casini e quella politica dei due forni di cui Berlusconi si è lamentato con Gianfranco Fini.
Il premier, nonostante le incertezze, ha deciso di scendere in campo per le regionali.
La pratica delle candidature sarà chiusa ufficialmente mercoledì prossimo quando si riunirà l’ufficio di presidenza del Pdl.
Ma Berlusconi vorrebbe anticipare i tempi per definire le ultime due candidature-chiave: quelle di Campania e Puglia.
Ieri mattina, il premier ha incontrato Nicola Cosentino. Al termine il sottosegretario all’Economia si è definitivamente chiamato fuori dalla corsa elettorale campana.
Più intricata la situazione in Puglia. Ufficialmente in campo restano quattro candidati: Rocco Palese e Antonio Di Staso che ieri, insieme al ministro degli Affari Regionali Raffaele Fitto, hanno incontrato il premier, il magistrato antiterrorismo Stefano D’Ambruoso, ma anche Adriana Poli Bortone.
Da qualche giorno Berlusconi sta valutando la situazione. La Poli Bortone sconta ancora attriti con i suoi ex colleghi di partito di Alleanza nazionale. Ma la senatrice gode di buoni sondaggi.
Ieri mattina, comunque, il presidente del Consiglio ha anche incontrato la candidata del Pdl nel Lazio, Renata Polverini, alla quale ha assicurato che “si impegnerà in prima persona in campagna elettorale a sostegno di tutti i candidati del centrodestra”.