Accoltellato alla gola per difendere la ragazza
Poco prima delle 22 di ieri, nei pressi del bar Retro, in via Meda di Rho, vicino alla stazione ferroviaria, l’agente della polizia ferroviaria Salvatore Farinaro, 28enne, originario di Napoli, è stato accoltellato mortalmente alla gola.
L’autore del reato è stato subito bloccato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Rho e da un collega della Polfer residente lì vicino e sceso in strada in richiamato dalle urla.
Si tratta di Cristian Giola, 31enne di Inveruno, ex bancario, risultato in cura al centro riabilitativo di accoglienza rhodense di via Tommaso D’Aquino, poiché affetto da sindrome depressiva. Tutto era cominciato con il suo licenziamento dal posto di lavoro.
Giola, in compagnia di un amico poi risultato estraneo ai fatti, è entrato nel bar e ha iniziato a importunare la barista, una ragazza russa di 33 anni, fidanzata e convivente dell’agente rimasto ucciso.
Preoccupata dall’insistenza degli importuni la ragazza ha chiamato il fidanzato che si è precipitato ad aiutarla: ne è nato prima un diverbio e poi una colluttazione.
In un attimo la tragedia: Giola, già noto alle forze dell’ordine per qualche piccolo precedente per abuso di alcol e droga, secondo le prime testimonianze, ha impugnato un coltellino multiuso svizzero e colpito alla gola il poliziotto.
La piccola lama dell’arma usata ha reciso la giugulare del poliziotto, uccidendolo.
Sul posto è intervenuto il 118, ma purtroppo per Salvatore non c’è stato più niente da fare.
Le pattuglie dei Carabinieri inviate sul posto hanno raccolto le testimonianze e ricostruito immediatamente la dinamica.
Giola è stato bloccato mentre si stava allontanando in direzione della Stazione ferroviaria, senza opporre resistenza. È stato portato nel carcere di San Vittore.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri in piena collaborazione con la polizia di Stato di Milano.