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Politica - Il coordinatore del Pdl, ascoltato per quasi due ore dalla procura di Firenze, si è dichiarato estraneo all'accusa

Appalti G8, indagato Denis Verdini

<br />Denis Verdini

Denis Verdini

Appalti G8, indagato Denis VerdiniDenis Verdini, coordinatore del Pdl, è indagato dalla procura di Firenze per il reato di concorso in corruzione.

A renderlo noto è stato lo stesso Verdini. Il coordinatore ha aggiunto di aver dimostrato la sua “più totale estraneità all’accusa” durante l’interrogatorio in procura.
Verdini ha spiegato di aver voluto unicamente “risolvere il problema del danno erariale conseguente all’appalto per la realizzazione della scuola Marescialli e carabinieri a Firenze”.

Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, è stato sentito in Procura a Firenze nell’ambito dell’inchiesta sui lavori per i cosiddetti grandi eventi tra cui il G8 della Maddalena, poi spostato all’Aquila.

L’esponente del Pdl è stato ascoltato per quasi due ore dai magistrati. Il nome di Verdini compare in alcune intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per i grandi eventi.
In particolare il riferimento è ai rapporti con l’imprenditore Riccardo Fusi, fra gli indagati. E’ stato lo stesso rappresentante del Pdl a dare la notizia di essere indagato dai magistrati.

“Dopo aver letto che il mio nome compariva per fatti marginali nell’inchiesta condotta dalla procura di Firenze in merito agli appalti per le opere emergenziali affidate alla gestione della protezione civile – ha dichiarato Verdini – e dopo aver saputo dai giornali che il mio telefono era stato intercettato indirettamente, per una serie di colloqui con gli indagati, uno dei quali, Riccardo Fusi, è un mio carissimo amico da molti anni, ho chiesto al mio avvocato di verificare i fatti presso la magistratura.

In questo modo ho appreso di essere stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di corruzione.
La vicenda che mi veniva contestata – ha continuato il coordinatore del Pdl – riguardava solo ed esclusivamente la segnalazione per la nomina di Fabio De Santis a provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche.

Ho quindi chiesto e ottenuto la disponibilità del Procuratore della Repubblica di Firenze ad essere ascoltato quanto prima. Volevo illustrare che le motivazioni del mio intervento sono unicamente riconducibili al tentativo di risolvere il problema del danno erariale conseguente all’appalto per la realizzazione della scuola Marescialli e carabinieri a Firenze.
Ho dunque dimostrato – ha concluso – la mia più totale estraneità all’accusa”.

16 febbraio, 2010 - 12.37