Attentato in India, una vittima è italiana
Una delle vittime dell’attentato di sabato che ha distrutto un affollato ristorante nella città di Pune c’è un italiana.
Si tratterebbe di tratta di Nadia Macerini di 31 anni, originaria di Levane, comune dell’aretino, dove la sorella è consigliere comunale.
La seconda vittima straniera sarebbe invece uno studente iraniano, Syed Abdul Khali, 26 anni, studente del Symbiosis College of Arts & Commerce di Pune. Infine, fra i 60 feriti, 12 erano stranieri: cinque iraniani, due sudanesi, due nepalesi, uno yemenita, un taiwanese e un tedesco.
Si tratta del primo grave attentato compiuto sul suolo indiano dopo gli attacchi di Mumbai del 2008. La strage giunge a sole 24 ore dall’ufficializzazione della riapertura del processo di pace tra India e Pakistan dopo che, proprio in seguito ai 166 morti del novembre di due anni fa, i rapporti diplomatici tra le due potenze atomiche erano tornati gelidi.
L’esplosione è avvenuta intorno alle 19,30 mentre la German Bakery, un luogo di ritrovo popolare tra turisti e studenti stranieri, era piena di clienti. Secondo le prime ricostruzioni la deflagrazione sarebbe stata provocata da un ordigno contenuto in una valigetta abbandonata sotto un tavolo.
L’esplosione di ieri giunge dopo una fase di relativa calma per l’India dopo che il 2008, ben prima dei clamorosi attacchi di novembre, era stato costellato da una serie di attentati che avevano colpito alcune città del paese, tra cui la capitale New Delhi, facendo più di 100 vittime.