“Consulta, delegittimarla è un rischio”
“Quando si delegittima un’istituzione, un popolo -privo di istituzioni rispettate – diventa massa amorfa. La corte non ha orientamento politico, le sue decisioni incidono sulla diversità della vita sociale. La funzione del controllo costituzionale sulle leggi emanate dal Parlamento è diffusa in tutta Europa e nel mondo”.
Così Francesco Amirante, presidente della Corte costituzionale, spiega la sua visione dell’equilibrio tra i diversi poteri.
“La concezione della Costituzione rigida – ha detto – si riferisce a tempi diversi da quelli di una legislatura e comporta l’abbandono della teoria, che si fa risalire a Rosseau e alla ideologia giacobina.
Una teoria per cui il popolo, esprimendo la volontà generale può in ogni momento cambiare tutti i principi e le regole della propria convivenza.
Il principio di sovranità del popolo, enunciato nell’articolo uno, subito dopo stabilisce che questo “la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
“Tutte le istituzioni – ha osservato Amirante – ricevono la propria legittimazione, in primo luogo, da questa seconda parte dell’articolo 1″.