“E’ un agguato al governo”
“Non vorrei – dice il ministro della Giustizia Angelino Alfano – che ci fosse un tentativo di delegittimare l’azione di un governo che combatte la mafia”.
Secondo il Guardasigilli, infatti, quando la mafia vuole contrastare i suoi avversari non sceglie la via dell’assassinio fisico ma quella della delegittimazione e “il governo Berlusconi ha fatto con le leggi l’esatto contrario di quello che prevede il papello di cui tanto si parla”.
Secondo il ministro della Difesa Ignazio La Russa le dichiarazioni del figlio dell’ex sindaco di Palermo Ciancimino “non stanno né in cielo né in terra”. Il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi, invece, parla apertamente di “disegno politico”: “Immancabilmente – afferma – alla vigilia di ogni elezione assistiamo a una nuova ondata di fango, calunnie e teoremi tanto fantasiosi quanto falsi”.
Nell’opposizione l’Udc prende le distanze dalle parole di Ciancimino: “Ritenere che Forza Italia sia un prodotto della mafia – dice Pier Ferdinando Casini – significa non solo offendere milioni di elettori, ma soprattutto falsificare profondamente la realtà. Non ha futuro un paese in cui la politica si fa usando queste armi”.
Chi invece cavalca le parole di Ciancimino junior è l’Italia dei Valori, con Antonio Di Pietro che definisce il governo “paramafioso” e aggiunge: “Non è solo Ciancimino che lo dice ma sono in tanti. La colpa non è di Ciancimino, ma molto probabilmente del braccio destro di Berlusconi, Dell’Utri, che è stato condannato seppure in primo grado”.