Fini: “Pensioni, è tempo di agire”
“Sulle pensioni si deve fare qualcosa”. Il presidente della Camera Gianfranco Fini mette il dito nella piaga.
“Non oggi o domattina – continua – ma qualcosa si deve fare. Sacconi e Tremonti hanno ragione quando dicono che non abbiamo la stessa urgenza di altri Paesi sul welfare, certo, ma questo equilibrio, magari tra dieci anni, è inevitabilmente destinato a rompersi”.
Il presidente della Camera ha provato ad abbozzare la rotta post elettorale di un governo, e soprattutto del Pdl che ha bisogno di intendersi bene su alcune questioni fondamentali. “Altrimenti - ha detto Fini – rischiamo di continuare ad affrontare i problemi con pigrizia oppure di non capirci”.
“Dopo le elezioni regionali, infatti – ha spiegato Fini – ci sono tre anni di tempo perché il Pdl possa mettere in campo le sue proposte assumendosi la responsabilità di fare le riforme”.
Su questi temi il confronto interno è indispensabile. “Non va bene – continua il presidente della Camera – che ognuno coltivi il proprio orticello. Come confesso di non capire quando sento le polemiche tra la linea del rigore di Tremonti e quella altrettanto giusta di Draghi. Non c’è contrasto. Bisogna solo capire come far ripartire l’economia dopo l’emergenza, al netto del tampone di Tremonti, che giustamente sta facendo tagli orizzontali per evitare che la spesa vada fuori controllo”.
Insomma “è di queste cose che dobbiamo parlare – conclude l’ex leader di An – non della par condicio che non è certo così importante. Da noi invece si litiga su cose che in altri paesi occuperebbero al massimo una riga di giornale”.