“Il diritto alla vita è inalienabile”
“La vita umana sia riconosciuta sempre come soggetto inalienabile di diritto e mai come oggetto sottoposto all’arbitrio del più forte”.
Un forte monito a non ripetere nelle questioni della bioetica gli orrori compiuti da regimi come quello nazista che promosse l’eutanasia per gli handicappati, è arrivato oggi da Benedetto XVI nel discorso alla Pontificia Accademia della Vita.
“La storia – ha proseguito il Papa – ha mostrato quanto possa essere pericoloso e deleterio uno Stato che proceda a legiferare su questioni che toccano la persona e la società, pretendendo di essere esso stesso fonte e principio dell’etica”.
Per Benedetto XVI, “senza principi universali che consentono di verificare un denominatore comune per l’intera umanità, il rischio di una deriva relativistica a livello legislativo non è affatto da sottovalutare”.
“La legge morale naturale – ha concluso il papa -, forte del proprio carattere universale, permette di scongiurare tale pericolo e soprattutto offre al legislatore la garanzia per un autentico rispetto sia della persona, sia dell’intero ordine creaturale”.