In marcia per Attilio Manca
A sei anni dalla scomparsa di Attilio Manca, medico, urologo, trovato morto presso la sua abitazione di Viterbo, l’associazione nazionale Familiari vittime di mafia e l’associazione culturale I grilli del pigneto invitano la città di Viterbo a partecipare alla commemorazione.
Originario della provincia di Messina, Attilio Manca era arrivato da pochi mesi a operare presso l’ospedale di Belcolle. Fu trovato morto nella sua abitazione, in circostanze mai chiarite.
Troppe le incongruenze sul decesso del giovane medico. Tra queste il fatto che Attilio, il giorno precedente alla sua morte, avesse fissato un appuntamento con il suo mentore della medicina a Roma e non si fosse mai presentato; il fatto che, da due giorni prima della sua morte, non avesse avuto più contatti con parenti e amici.
Molti elementi fanno ipotizzare che sia stata la mano della mafia a strappare Attilio ai suoi affetti. In particolare, proprio la sua specializzazione e l’elevatissimo livello di preparazione lo avrebbero portato a incrociare, inconsapevolmente, la strada di Bernardo Provenzano, segnando il suo destino di lì a poco.
La magistratura viterbese sostiene che la morte di Attilio Manca sia un caso di suicidio. Ma, tra le tante incongruenze di una tesi del genere, c’è il fatto, puramente autoptico, delle iniezioni sul suo braccio sinistro: è abbastanza insolito che un mancino come Attilio possa avere usato la mano destra per somministrarsi la miscela di sostanze che ne avrebbero, poi, causato il decesso.
Questi, alcuni dei tanti punti interrogativi.
A sei anni di distanza, la famiglia Manca aspetta ancora giustizia. Ed è per questo che venerdì 12 febbraio alle 15 partirà, dalla Prefettura di Viterbo, presso Piazza del Comune, un corteo di commemorazione, che passando da via Cavour giungerà presso la sala conferenze della Provincia, in via Aurelio Saffi.
In questa sede, dalle 16, seguirà un incontro per affrontare le tante controversie del caso di Attilio Manca.
Saranno presenti al dibattito l’europarlamentare Sonia Alfano, presidente dell’associazione nazionale Familiari vittime di mafia, il senatore Giuseppe Lumia, componente della commissione parlamentare antimafia, Fabio Repici, avvocato della famiglia di Attilio Manca e Serenetta Monti, attivista dell’associazione Grilli del Pigneto.