La madre: “Hanno ucciso la mia Marcella!”

Il grido di dolore della madre di Marcella
“Hanno ucciso la mia Marcella!”.
Un grido straziante, quello lanciato, all’uscita dalla chiesa di Civita, dalla mamma di Marcella Rizzello, la trentenne uccisa a coltellate il 3 febbraio scorso.
I funerali della donna si sono svolti oggi pomeriggio alle 15, al duomo di Civita Castellana, e si sono conclusi dopo un’ora, sotto una pioggia battente che non ha mai smesso di cadere.
Nonostante il brutto tempo, i civitonici hanno riempito la chiesa e affollato la piazza centrale del paese, per dare il loro ultimo saluto a Marcella. Giovane donna e mamma di una bimba di 14 mesi che le è rimasta accanto anche nei suoi ultimi istanti di vita.
Ed è proprio alla bambina, oltre che a Marcella, che don Maurizio ha rivolto il suo pensiero, durante l’omelia.
“La vita deve chiedere scusa a Marcella – ha detto il sacerdote -. Soprattutto per la sua bambina, che da oggi in poi, dovrà imparare a vivere senza di lei”.
In prima fila, accanto alla bara della giovane, i suoi parenti più stretti. La madre, il padre e il compagno Francesco, ai quali, alla fine della messa, si è stretta intorno una folla di amici e conoscenti.
Tra questi, anche il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli, il vicesindaco Danilo Corazza e molti di quegli uomini dell’Arma che, in questi giorni, seguono le indagini sull’omicidio.
All’uscita dalla chiesa, la mamma di Marcella si è abbandonata al suo dolore. Tra il silenzio generale, si è levato il suo grido. Ha invocato tra le lacrime il nome della figlia. Poi ha urlato, addolorata: “Hanno ucciso la mia Marcella!”. Con la disperazione di chi non riesce a rassegnarsi ad aver perso una figlia così. Senza un perché.