La salma di Pietro Colazzo lascia Kabul
Abdul Rahman e Abdul Ghafar Syedzada, rispettivamente capo e vice della polizia di Kabul, si sono dimessi.
Il tutto dopo l’assalto di venerdì contro due alberghi che ha causato, fra gli altri, anche la morte dell’italiano Pietro Antonio Colazzo.
La notizia si era diffusa a Kabul in mattinata, ma è stata confermata solo nel pomeriggio dal generale Syedzada alla televisione privata “Tolo Tv”. Il generale ha precisato che assieme al suo capo ha voluto rassegnare le dimissioni per assumersi la responsabilità di non essere riuscito a prevenire l’assalto terroristico.
Intanto a Kabul da poco è partito il C-130 dell’Aeronautica militare che, dopo uno scalo ad Abu Dhabi, arriverà domani all’aeroporto di Ciampino con la salma di Colazzo. Dopo l’autopsia, la salma del funzionario dell’Aise verrà trasferita all’ospedale militare del Celio dove sarà allestita una camera ardente dalle 15 alle 18. I funerali invece si terranno martedì alle 15 nel duomo di Galatina.
In queste ore amici e parenti a Galatina hanno fatto visita alla sorella di Colazzo nella casa di via Bari.
In città per martedì, giorno dei funerali che saranno celebrati nel duomo, il commissario prefettizio Alberto Capuano ha proclamato il lutto cittadino “per onorare degnamente la memoria dell’eroe Pietro Antonio Colazzo, testimone dei valori della nostra terra”.
Il funzionario viene ricordato anche per aver “eroicamente immolato la propria esistenza per la Patria e la pace nel mondo”. La sorella del funzionario domani sarà a Roma per accogliere il feretro del fratello.