Slavine, un morto in Trentino
Slavine, muore uno sciatore in Trentino. Altri due tratti in salvo in Alto Adige.
La vittima stava sciando fuoripista a circa 2mila metri di quota con altre due persone, sulla Paganella. I soccorsi sono intervenuti subito: due sono stati estratti illesi dalla neve, il terzo era già morto. L’altra valanga ha travolto due sciatori sui monti di Sesto Pusteria: entrambi sono riusciti a salvarsi.
A dare l’allarme per i tre sciatori travolti fuoripista sulla Paganella sono stati altri, che stavano sorvolando la zona su una seggiovia: hanno visto i tre travolti dalla neve e hanno chiamato i soccorsi. Erano passate da poco le 11,30. Si sono precipitati sul posto un rianimatore, cani da valanga e il Soccorso alpino di Fai della Paganella. In dieci minuti si sono messi a scavare e due dei dispersi sono stati estratti illesi, mentre il terzo era ormai privo di vita.
I tre amici, tutti intorno ai 30 anni e italiani, ma non trentini, secondo quanto ha detto il Soccorso alpino, erano alla ricerca di uno snowboard che avevano perso sulle piste vicine. Si erano quindi avventurati non con gli sci, ma in due a piedi e il terzo, quello poi morto, con le ciaspole. Erano scesi in un piccolo avvallamento, a 1.700 metri di quota, tra la neve fresca e ventosa.
L’altra valanga, in Alto Adige, è caduta nei pressi del rifugio Gallo Cedrone, a quota 2.700 metri, e ha travolto due sciatori. Uno di loro è riuscito a portarsi in salvo con le sue forze, mentre il secondo è stato estratto ancora vivo dalla massa di neve successivamente, dagli uomini del soccorso alpino. Ha chiamato aiuto il primo sciatore e sul posto sono arrivati due elicotteri, uno dell’Aiut Alpin altoatesino e uno della Protezione civile austriaca.
Le operazioni di salvataggio sono state rese difficoltose dalle avverse condizioni meteo: era infatti in cors una bufera di neve.
D’altra parte, in questi giorni la neve risulta particolarmente instabile, in seguito a nevicate che nelle ultime ore hanno interessato gran parte della regione. Le condizioni del manto nevoso sono poi state aggravate dal vento forte di sabato mattina. Il pericolo risulta alto, cioè di grado 3 su una scala di 5.