“E’ ora di abbassare i toni”
“E’ il momento di abbassare i toni, perché l’aria che tira non fa bene a nessuno”.
E’ l’invito del leader della Lega Umberto Bossi che, intervistato dal Corriere della Sera, definisce la questione delle intercettazioni che ha coinvolto il premier Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e il commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi, “una cosa da matti”.
Il ministro delle Riforme parla anche delle liste non ammesse del Pdl e sottolinea che sarebbe stato meglio raggiungere un’intesa prima che scoppiasse il caso e se non lo si è fatto, “le liste bisognava presentarle bene”. A questo punto è difficile anche cercare un dialogo, perché “si rischia di passare per traditori – prosegue Bossi – ma con i partiti onesti bisogna iniziare a parlare”.
Dopo le elezioni regionali, Bossi si aspetta una accelerazione sul federalismo e se “a Roma fanno orecchie da mercante – precisa – il Nord questa volta non ci sta. Capiremo in fretta se il Parlamento è disponibile a procedere in una direzione federalista o no – continua Bossi – e moduleremo la discesa del Po del prossimo settembre in base alle risposte ricevute dal Parlamento”.
Quanto alle elezioni in Veneto, Bossi è ottimista sul successo di Luca Zaia, candidato della Lega. “Lo voteranno anche gli operai – assicura il leader del Carroccio – la differenza con Giancarlo Galan è questa: lui piace molto anche al popolo e anche alle signore, che fanno la differenza”.