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Elezioni - Si afferma la candidata del centrodestra con 51,09% - Emma Bonino rimane a 48,37%

Regione Lazio, vince la Polverini

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24,00 – La Polverini vince.

Perde Emma Bonino (48,37 ) e si afferma Renata Polverini (51,09). Dopo 5.236 sezioni scrutinate su 5266.

I voti sono 1.397.152 per la Polverini, 1.322.694 per la Bonino e 14.609 per Marzia Marzioli (0,53 %).

23,30 – La Bonino riconosce la sconfitta.

23,20 – Renata Polverini festeggia a piazza del Popolo.

“Ho vinto”, queste le sue parole mentre viene osanna dalla folla.

Tra i cori scanditi tra i sostenitori: “Bonino perdente Renata presidente”.

23,20 – La Polverini sorpassa.

Perde Emma Bonino (49,7) e sale Renata Polverini (49,8). Circa mille i voti di scarto dopo 4302 sezioni scrutinate.

23,10 – L’ultima proiezione favorisce Renata Polverini.

Secondo il programma la candidata del centrodestra arriverebbe al 50,6 la Bonino al 48,9

22,40 – A meno di mille seggi da scrutinare cambia ancora la percentuale.

Polverini a 49,7%, Bonino 49,8%. Seggi 4020.

La candidata del Pdl si avvicina alla Bonino.

Quando sono state scrutinate 3962 sezioni la Bonino scende al 49,8, la Polverini sale al 49,6%.

E’ lotta all’ultima scheda.

21,25 - Secondo la nona rilevazione la candidata del centrodestra, Renata Polverini, sarebbe in vantaggio su Emma Bonino con 50.3%.

La leader radicale avrebbe invece il 49.1%.

21,20 - 3.035 sezioni scrutinate la Bonino sale al 50,5%. Polverini al 49. Marzioli 0,5%.

Al risultato finale mancano ancora oltre duemila sezioni da scrutinare.

21,15 – “Con Bersani è finita l’epoca dei Radicali relegarli nella clandestinità”.

Marco Pannella, storico leader dei Radicali commenta i risultati elettorali, appena passato il 50% dei seggi scrutinati. La Bonino è avanti.

21,10 - La Polverini accorcia le distanze.
Quando sono state scrutina 2.694 sezioni su 5.266 la candidata del centrodestra arriva 49,5%, Emma Bonino scende al 50%. Marzioli 0,5%.

20,45 – Superato il 50% delle sezioni scrutinate. Emma Bonino in testa con il 50,2%.

Scrutinate 2.604 sezioni su 5266.

Bonino 50,2%, Polverini 49,2%, Marzioli 0,5%.

18,45 – 1.013 sezioni su 5.266 nel Lazio, circa il 20% del totale, fanno salire in testa Emma Bonino.
La candidata del centrosinistra arriva al 50,5%, Renata Polverini 48,9%, Marzia Marzioli 0,5%.

Quarta proiezione: Tra Bonino e Polverini è ancora testa a testa.

Le due candidate sono al 49,7%. Sale Marzia Marizioli, 0.6%.

17,55 – Secondo le prime proiezioni, il centrosinistra si afferma in sei regioni, il centrodestra inquattro, mentre in altre tre è testa a testa.

Restano al centrosinistra Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Basilicata e Puglia.

Il centrodestra si afferma in Lombardia, Veneto, Calabria e Campania.

In bilico Piemonte e Liguria, nel Lazio è parità.

17,50 – Aumentano le sezioni scrutinate nel Lazio.
Dopo i conteggi dei primi 82 seggi su 5.266 la Polverini è al 60,4%, la Bonino al 39,4%, Marzioli 0,2%.

17,45 – La seconda proiezione per il Lazio conferma la parità tra Polverini e Bonino. Ferme entrambe al 49,8%.

Il campione della proiezioni è l’11%, e conferma il testa a testa tra Bonino e Polverini con 49,8.

17,33 - Arrivano i primi dati reali per le regionali.
Le prime 65 sezioni scrutinate, su 5.266 danno la Polverini al 60,1% e la Bonino 39,7%.

Il dato è parziale Si tratta infatti di piccoli comuni del Lazio.

Ore 17,30 – Dato in controtendenza alle elezioni provinciali dell’Aquila. Qui l’affluenza alle urne è aumentata del 10,95 per cento: 64,49 contro il 53,54 delle precedenti elezioni regionali del 2008.

Il dato è particolarmente significativo in quanto in moltissimi comuni della provincia, tra cui quello del capoluogo, vi sono decine di migliaia di terremotati che vivono ancora lontano dai luoghi di residenza, aspetto che aveva fatto temere un calo dei votanti.

Ore 17,20 - Nel Lazio è testa a testa tra Polverini e Bonino. Entrambe, secondo le proiezioni, sarebbero al 49,8%. Le proiezioni delle coalizioni danno 50% per la Polverini e 49 per la Bonino.

Proiezioni: in Basilicata sarebbe in testa il candidato del centrosinistra Vito De Filippo, con il 59,7%; Nicola Pagliuca, del centro destra avrebbe il 28%.

Proiezioni: in Calabria sarebbe in testa il candidato del centrodestra Giuseppe Scopelliti con il 57,8%. Il candidato del centrosinistra Agazio Loiero, presidente uscente, avrebbe il 33,2%.

Proiezioni: in Piemonte Roberto Cota (centrodestra) e Mercedes Bresso (centro inistra) sarebbero – rispettivamente – al 48.1% e al 47.8%.

Proiezioni relative all’Umbria: Catiuscia Marini, candidata del centro sinistra, avrebbe il 53,8, mentre la coalizione che la sostiene il 57,2%; Fiammetta Modena, del centro destra, avrebbe invece il 39,5% e la coalizione del centro destra il 37%; La Binetti, dell’Udc il 6,7% e la sua coalizione il 5,8%.

Proiezioni relative alla Campania: Sarebbeil candidato del centrodetsra Stefano Caldoro su quello del centrosinistra Vicenzo De Luca. Caldoro sarebbe sul 49,6%, e De Luca sul 46,5.

Proiezioni: in Toscana sarebbe in testa il candidato del centrosinistra, Enrico Rossi con il 59%;Monica Faenzi, centro destra, avrebbe il 34%.

Proiezione: nel Veneto sarebbe in vantaggio Luca Zaia (centro destra) con 62%; Giuseppe Bortoluzzi (centro sinistra) 28%

Proiezioni: in Emilia Romagna Vasco Errani è in vantaggio con il 52.8% e la coalizione di centro sinistra avrebbe il 50%. Anna Maria Bernini, candidata del centro destra avrebbe 35.3% e la coalizione a suo sostegno il 39%. Giovanni Favia (Movimento Beppe Grillo) avrebbe l’8.3% e il Movimento di Grillo il 7%.

Ore 17,15 - “C’é stata – ha aggiunto Gentilini – una progressione continua della Lega. Oggi abbiamo lanciato un ponte sul futuro targato Lega”.

Secondo il leader leghista il forte astensionismo è dovuto al fatto che “ci sono elezioni troppo vicine, una dopo l’altra e la gente si rompe un po’ le scatole.

Poi la giornata di sole di ieri ha aiutato a disertare. Comunque sono contento di questo risultato, che aspettavo dal 1994″.

Sul risultato del Pdl in Veneto, Gentilini osserva che il partito del premier “sta pagando lo scotto di lotte interne.

Si sta ripetendo, purtroppo – ha proseguito -, quanto avvenuto con la Dc, quando c’ertano correnti e correntine. In un partito ci vuole solo uno che comandi, altrimenti c’é questo frazionamento di idee, di sospetti, di notti dei lunghi coltelli. E il partito é destinato a sparire. Ogni capopopolo deve avere un paio di attributi e se li ha venduti – ha ribadito Gentilini – non c’é niente da fare”.

Ore 17 – “L’elevato astensionismo in Toscana é una sconfitta per tutti, in primis per chi ha governato la Regione fino ad oggi e non è riuscito a fare della Regione un punto di riferimento certo nella coscienza democratica dei cittadini”.

Lo ha detto Riccardo Migliori, deputato Pdl e candidato alla vicepresidenza della Regione Toscana, commentando il dato regionale sull’affluenza al voto, più basso di dieci punti rispetto al dato del 2005.

“E’ il fallimento della speranza e della popolarità dell’ente Regione – ha aggiunto – dobbiamo chiederci perché, ieri e oggi, i toscani che avevano le elezioni comunali sono andati a votare in una maniera più numerosa rispetto a quelli che avevano le sole elezioni regionali”.

Secondo Migliori, l’astensione alta in Toscana “é un fatto totalmente nuovo, e quindi c’é un problema di rappresentatività, perché chi vince le elezioni difficilmente avrà più di un milione e mezzo di voti su tre milioni di aventi diritto. Qui per le elezioni politiche ha votato l’82% delle persone”.

———

Ore 16,30 – Chiusi i seggi elettorali in tutta Italia e sono iniziate le operazioni di scrutinio, con precedenza ai risultati delle regionali.

“L’astensione a noi fa comodo, ma ci dispiace perché dimostra che i cittadini non credono più nei politici”. E’ il commento di Vito Claudio Crimi, candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, sull’affluenza in calo registrata in questa tornata elettorale.

Alle 15,18 oltre un quarto delle rilevazioni (1.350 comuni su 5.068) pervenute al Viminale, la percentuale di affluenza alle urne alle 15 per le regionali va attestandosi tra il 63 e il 64 per cento, in calo di quasi otto punti rispetto alle regionali del 2005. L’affluenza alle urne alle 15 di questo pomeriggio che ha sancito la chiusura dei seggi è stata del 62,18 per cento e riguarda nove regioni su 13. Alle 15,09 Emma Bonino ha raggiunto il suo comitato elettorale a Trastevere.

Alla fine il tasso di affluenza alle urne supererà di poco il 60 per cento. E’ la proiezione sul tasso finale della partecipazione alle elezioni regionali realizzata dall’Swg in esclusiva per il quotidiano online Affaritaliani.it. Questo significa che il calo rispetto alle precedenti Regionali sarà attorno ai 9-10 punti.

Alla chiusura dei seggi per le elezioni regionali, ha reso noto la Prefettura, nel Comune di Bologna hanno votato 203.818 elettori su 302.419 aventi diritto, pari al 67,39%. Nelle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005 avevano votato 240.400 elettori su 316.232 aventi diritto, pari  al 76,02%. Il calo è dunque superiore a 8,5 punti. Se si guarda alle politiche del 2008 (Camera), il calo è maggiore perché l’affluenza era stata dell’ 85,4%.

29 marzo, 2010 - 14.31