Bombe a Baghdad, almeno 56 morti
Bombe a Baghdad, almeno 56 morti.
Una serie di esplosioni nei quartieri sciiti di Baghdad ha provocato oggi la morte di almeno 56 persone, attentati che potrebbero essere una risposta ai traguardi raggiunti dall’Iraq contro al Qaeda nei giorni scorsi.
Nella zona occidentale del Paese, altre otto persone sono morte a causa di ordigni esplosivi.
Sette esplosioni, spiega una fonte del ministero degli Interni, hanno scosso la capitale irachena nell’ora della preghiera musulmana, per la maggior parte vicino a moschee sciite e ad un mercato. Circa 112 le persone rimaste ferite.
“Prendersela con i fedeli nelle aree con una certa maggioranza è una vendetta per le perdite subite da Al Qaeda – spiega il portavoce per la sicurezza di Baghdad, il maggiore Qassim al-Moussawi, riferendosi alla maggioranza sciita -. Ci aspettiamo che atti terroristici del genere continuino”.
Domenica scorsa, il leader di al Qaeda in Iraq, Abu Ayyub al-Masri, e Abu Omar al-Baghdadi, presunto leader di un gruppo affiliato, sono stati uccisi in un raid in un’area rurale a nord-ovest di Baghdad dalle forze irachene e americane.
Oggi, almeno 21 persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite nell’esplosione di tre bombe negli slum di Sadr City.
Un’altra bomba ha ucciso almeno 11 persone e ne ha ferite 17 vicino ad una moschea sciita nel distretto di al-Ameen, nella zona sudest di Baghdad. Precedentemente, un’autobomba ha ucciso tre persone vicino a un’altra moschea nel quartiere di al-Hurriya, come ha riferito la polizia.
Qualche ora prima, una serie di esplosioni a Khalidiya, un paese nella provincia di Anbar, ha ucciso sette membri della stessa famiglia.