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Varsavia -Una settimana di lutto nazionale per la morte di Lech Kaczynski

La Polonia piange il suo presidente

Lech Kaczynski

Lech Kaczynski

Varsavia piange il suo presidente.

Tutti i polacchi sono stretti nel lutto davanti al palazzo presidenziale della capitale polacca.

La delegazione che viaggiava sul volo precipitato ieri mattina a Smolensk doveva partecipare alle commemorazioni della strage di 22 mila ufficiali polacchi sterminati nel 1940 nella foresta oggi territorio russo dall’Nkvd, la polizia segreta comunista progenitrice del Kgb.

Nell’esercito militava il fior fiore della classe dirigente nazionale, professori, professionisti finiti con un colpo di pistola alla nuca e sepolti in fosse comuni, decine di migliaia in due giorni. L’ordine recava la firma di Stalin, Molotov, Berja, Mikojan, Vorilov.

In un incubo parallelo, ieri a Smolensk la Polonia ha perso il presidente Lech Kaczynski, che viaggiava con la moglie Maria, e i vertici di esercito, Chiesa, finanza. “È morta l’élite, ci hanno ancora decapitati”, ha detto l’ex presidente Lech Walesa.

Dopo la guerra il regime comunista aveva attribuito le responsabilità ai nazisti, la verità non divenne mai ufficiale fino al 1990, quando Mikhail Gorbaciov aprì gli archivi. L’eccidio è diventato così il simbolo di una storia di conquiste, spartizioni, lotta per l’indipendenza. Soprattutto, Katyn è il crimine inconfessabile.

Mercoledì scorso il premier polacco Donald Tusk e l’omologo russo Vladimir Putin, ex Kgb, hanno reso omaggio insieme al memoriale costruito nel 2000 a Katyn. Era la prima volta che un leader russo invitava un leader polacco per una celebrazione comune del massacro.

Non ha chiesto scusa, Putin, ma ha ammesso che “per decenni furono usate ciniche menzogne per coprire la verità sulle esecuzioni di Katyn”. L’inizio di un percorso di riconciliazione.

Suonano a lutto le campane del castello di Wawel, a Cracovia, per la messa dell’arcivescovo Dziwisz, ex segretario di Papa Giovanni Paolo II. In lacrime la folla nella cattedrale durante la messa celebrata dall’arcivescovo di Varsavia Nycz.

Il prossimo autunno si sarebbero tenute le presidenziali. Entro due settimane sarà resa nota la data delle elezioni anticipate, che si terranno prima di giugno. Sull’aereo c’era anche il candidato socialdemocratico, Jerzy Andrzej Szmajdzinski, venerdì aveva compiuto 58 anni.

11 aprile, 2010 - 9.34