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Giustizia -Lo ha dichiarato la Cassazione

“Mills ha favorito Berlusconi”

<p> Silvio Berlusconi</p>

Silvio Berlusconi

“Le reticenze di David Mills favorirono di Silvio Berlusconi”. Lo ha dichiarato la Cassazione nelle motivazioni contenute nella sentenza 15208 delle sezioni unite penali in cui spiega il perché lo scorso 25 febbraio aveva dichiarato prescritta la corruzione per Mills, negandogli però l’assoluzione.

Mills era stato condannato per aver ricevuto 600 mila dollari in cambio di rendere falsa testimonianza nei processi All Iberian e in quello sulla corruzione di ufficiali della Guardia di Finanza.

Per la Cassazione, la sentenza della Corte d’Appello di Milano ha una “struttura razionale” sorretta da un “apparato argomentativo logico e coerente, esteso a tutti gli elementi offerti dal processo”. Invece, i legali di Mills si sono limitati a “sollecitare la rilettura del quadro probatorio” senza dimostrare le “asserite carenze argomentative” e suggerendo una “diversa ricostruzione del fatto”, non “proponibile” in sede di giudizio di legittimità.

In particolare, il relatore Aldo Fiale facendo proprie le motivazioni della Corte d’Appello di Milano del 27 ottobre 2009, scrive chiaramente che “il fulcro della reticenza di David Mills, in ciascuna delle sue deposizioni, si incentra, in definitiva, nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi, la proprietà delle società offshore, in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti, posto che si era reso necessario distanziare la persona di Silvio Berlusconi da tali società, al fine di eludere il fisco e la normativa anticoncentrazione, consentendo anche, in tal modo, il mantenimento della proprietà di ingenti profitti illecitamente conseguiti all’estero e la destinazione di una parte degli stessi a Marina e Pier Silvio Berlusconi”.

21 aprile, 2010 - 13.51