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Esteri -Sud Africa

Omicidio del leader razzista, due arresti

Due arresti per l’omicidio di Eugene Terreblanche, il leader dell’estrema destra segregazionista sudafricana.

Un giovane di 16 e un altro di 21 anni sono stati accusati di aver massacrato il capo del Movimento di resistenza Afrikaner a colpi di panga, un’arma tradizionale simile al machete, ha riferito un portavoce della polizia. I due sarebbero stati sorpresi con le mani ancora macchiate di sangue e avrebbero già confessato.

Secondo quanto riferito da un parente di Terreblanche uno dei due arrestati aveva lavorato per il leader segregazionista e l’aggressione potrebbe essere legata a un mancato pagamento.

L’estrema destra razzista ha promesso di vendicare la morte di Terreblanche, ma ha invitato i suoi militanti a non reagire immediatamente.

“Li invitiamo a restare calmi, per il momento”, ha affermato il segretario generale del Movimento di reistenza Afrikaner, Andre Visagie, che ha convocato una riunione dei vertici per il primo maggio per decidere “azioni specifiche”.

Un appello alla calma e’ stato lanciato dal presidente sudafricano, Jacob Zuma. “Il presidente invita alla calma dopo questa terribile azione e chiede ai sudafricani di non permettere ad agenti provocatori di sfruttare la situazione incitando o alimentando l’odio razziale”, si legge in una nota.

4 aprile, 2010 - 10.55