Treno deragliato nel Meranese, otto indagati
Giornata di lutto in Alto Adige per l’incidente ferroviario che ieri è costato la vita a nove persone.
Il treno regionale R108 della società provinciale di trasporti Sad è deragliato ieri mattina intorno alle 9, colpito da una frana nel tratto della linea tra Castelbello e Laces. La frana di 400 metri cubi è stata causata dalla rottura di un impianto di irrigazione di un campo di meleti che si trova sopra la gola. L’acqua avrebbe bagnato il terreno rendendolo instabile.
Molte delle vittime sono morte per soffocamento. Il più giovane aveva 18 anni, i più anziani erano settantenni. Tutti erano originari del posto, provenienti da un’area di una quindicina di chilometri al massimo dal posto della tragedia. E’ morto anche il conducente: aveva 25 anni.
Nell’incidente sono rimaste ferite 28 persone.
Sul disastro ferroviario della val Venosta la procura di Bolzano ha aperto un fascicolo. Le ipotesi di reato sono omicidio plurimo colposo, procurata frana e disastro ferroviario. Otto le persone iscritte nel registro degli indagati: sei persone del consorzio di bonifica della Val Venosta e il proprietario del meleto.
Il procuratore capo Guido Rispoli, che coordina l’inchiesta insieme al sostituto Axel Bisignano e alle forze dell’ordine, ha tenuto a precisare che gli indagati in questo momento non sono da ritenersi colpevoli.