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Rimini -Al congresso della Cgil contestati il ministro del Lavoro e il segretario della Cisl

Fischi a Sacconi e Bonanni

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Congresso Cgil, fischi a Sacconi e Bonanni.

Guglielmo Epifani, a Rimini, si è rivolto al governo, insistendo che la priorità del governo per uscire dalla crisi deve essere il lavoro. Ma l’attenzione, almeno inizialmente, è stata sviata dalla contestazione della platea nei confronti dei leader degli altri due sindacati e del ministro Sacconi.

Il congresso del primo sindacato italiano ha segnato così la tensione che attraversa il movimento dei lavoratori, sia nei rapporti interni sia in quelli con le autorità di governo e di rappresentanza industriale.

Sono infatti stati per Maurizio Sacconi, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Emma Marcegaglia i fischi più rumorosi della platea. Oltre al ministro del Lavoro, al sottosegretario alla presidenza del consiglio e ai vertici di Confindustria, la platea della Cgil ha rumoreggiato anche alla lettura dei nomi di Luigi Angeletti, segretario della Uil, e dell’ex segretario dell’Ugl, Renata Polverini.

Una vera e propria ovazione, invece, è stata rivolta a Nichi Vendola. Applausi anche per Antonio Di Pietro, Fausto Bertinotti e Armando Cossutta. “È una strana Cgil quella che riserva una standing ovation ad un vecchio democristiano come Scalfaro e fischia i segretari generali di Cisl e Uil soprattutto – ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi -. I fischi per me erano scontati ma quelli alla Cisl e alla Uil sono più preoccupanti”.

5 maggio, 2010 - 17.23