Intercettazioni, il governo frena
Intercettazioni, il governo frana.
Resta alta la tensione sulle intercettazioni. Dal governo arriva uno stop sulle pene per i giornalisti, mentre restano le maxi-multe per gli editori che pubblicheranno le telefonate prima della chiusura delle indagini.
Il relatore del ddl, Roberto Centaro (Pdl), ha annunciato la volontà di ritirare l’emendamento che aggrava le pene per i giornalisti che pubblicano atti di un procedimento penale di cui sia vietata per legge la pubblicazione. Rimangono, però, le pene già approvate in commissione giustizia del senato.
“Vengo da una riunione con il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e Niccolò Ghedini nella quale, ovviamente con l’accordo del presidente Berlusconi si è deciso di ritirare l’emendamento 1.2008 del relatore che aggrava le pene per i giornalisti nel caso di pubblicazione di una notizia”.
Scende in piazza anche il Popolo viola e le associazioni che vogliono manifestare contro la cosiddetta “legge bavaglio”. Oggi a partire dalle 14 sit-in a Montecitorio e in altre città d’Italia.