Louisiana, si ribalta un’altra petroliera
Marea nera, il peggior disastro ambientale di sempre.
Non sembra avere pace il mare davanti alla Luisana. Un’altra piattaforma petrolifera si è rovesciata in un canale vicino a Morgan City, nello stato americano. A renderlo noto la guardia costiera di Houston, per la quale una unità mobile di trivellazione si è rovesciata nel canale Charenton, a sud dell’autostrada 90.
Il governo usa, nel frattempo, sta intensificando gli interventi contro l’enorme chiazza di petrolio nel Golfo del Messico, e ha mobilitato l’esercito per cercare di evitare un disastro ambientale.
Il presidente Obama si è impegnato a “usare ogni singola risorsa disponibile” e l’esercito Usa ha cominciato i preparativi per contribuire a contenere la “marea nera”.
Intanto la perdita da una conduttura nell’oceano al largo delle coste della Louisiana sta continuando a riversando in mare petrolio greggio al ritmo di cinque mila barili al giorno.
La minaccia crescente ha reso più forti i timori di danni per l’industria ittica, le riserve naturali e il turismo in Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida. Il governatore della Louisiana Bobby Jindal, il cui stato si sta ancora riprendendo dall’uragano Katrina del 2005, ha avvertito che la chiazza di petrolio “minaccia le risorse naturali dello stato” e ha dichiarato lo stato d’emergenza, chiedendo al dipartimento della Difesa di finanziare il dispiegamento di circa sei mila membri della guarda nazionale per contribuire all’opera di bonifica.