Venerdì nero per le borse
Venerdì nero per le borse europee.
Seduta in sofferenza per le borse europee con Piazza Affari in pesante ribasso: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 5,26% a 19.781 punti.
Sul finale lo Stoxx 50, l’indice che monitora i titoli a maggiore capitalizzazione del Continente, perde il 5%. Era da marzo 2009 che non si assisteva ad un ribasso così consistente. Londra perde il 3,14% e Francoforte cede il 3,12%. Crollo per Madrid (-7,04%). cali per Lisbona (-4,27%) e Atene (-4,10%).
Il timore sui debiti pubblici, la speculazione sui titoli di Stato di alcuni Paesi e il forte calo dell’euro schiacciano le Borse del Vecchio Continente.
L’indice Stxe 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 3,41%, che equivale a 166 miliardi di euro di capitalizzazione persi in una sola giornata.
La seduta, che ha registrato consistenti vendite sin dalla mattinata, si è progressivamente appesantita con l’avvio negativo di Wall Street. Così, oltre allo scivolone della piazza azionaria spagnola e italiana, i cali sono stati diffusi: Parigi ha ceduto quattro punti e mezzo, Francoforte e Londra oltre tre.
Pesante la seduta delle Borse dei Paesi sotto osservazione per il loro debito pubblico: Lisbona e Atene. In generale le vendite hanno investito soprattutto i titoli delle materie prime, con i prezzi delle scorte mondiali in netto calo, e quelli bancari.
Nel settore del credito (il cui indice Dj stoxx specializzato ha ceduto oltre il 5%), in particolare sono scivolati i titoli del Banco Santander a Madrid e di Societe Generale a Parigi, che hanno perso rispettivamente l’8,98% e l’8,63%.
A Milano Unicredit ha chiuso in calo del 6,32%, Intesa SanPaolo del 5,33%.