“Brancher se ne vada”
Il Pd attacca Aldo Brancher.
Oggi il neoministro per l’attuazione del federalismo non si è presentato in Tribunale per il processo Antonveneta dove è imputato per appropriazione indebita e ricettazione.
“Il ministro Brancher non ha alcun motivo reale per non presentarsi al processo che lo riguarda – dicono dal Pd -. Non ce l’ha perché il ministero per l’Attuazione del federalismo è privo di effettive competenze, una scatola vuota e inutile che però costerà tanto alle casse pubbliche, mentre il Governo chiede ai lavoratori e agli imprenditori onesti di fare sacrifici durissimi per combattere la crisi”.
“Invece di attaccare la massima istituzione dello stato, che anche in questo passaggio ha mostrato imparzialità e rigore – conclude Sereni -, Brancher si dimetta da un Ministero che non serve e si difenda nel processo come ogni cittadino”.
Dura anche la critica della senatrice del Pd Anna Finocchiario: “Ribadiamo la nostra richiesta di dimissioni del ministro Brancher, ma è necessario anche che il governo venga al più presto di fronte al Parlamento a dare spiegazioni sulle motivazioni di questa nomina. “È quello che chiederemo – annuncia l’esponente dei Democratici – la prossima settimana alla ripresa dei lavori parlamentari.
Se vi saranno tentativi di prendere tempo o sfuggire alle proprie responsabilità da parte dell’esecutivo e del presidente del Consiglio la nostra risposta sarà durissima. Non è possibile sopportare ulteriori abusi di potere e un’ulteriore umiliazione delle istituzioni”.